Non mi stancherò mai di ripeterlo. Da quando abbiamo abbandonato i blog, tutto è peggiorato per gli autori.
Molti artisti hanno deciso di rinunciare all'autopubblicazione controllata e hanno già destinato le loro entrate ai capricci di diverse aziende, credendo di avere ancora il controllo sui loro contenuti, e hanno finito per essere schiacciati da regole totalitarie che permettono loro di vedere il proprio lavoro censurato o rimosso da un giorno all'altro, e persino di perdere il denaro che hanno generato senza alcuna possibilità di mediare per rimediare alla situazione.
Malaimagen è lo pseudonimo del noto illustratore e fumettista cileno Guillermo Galindo (1981), che ha visto Patreon chiudere il suo account senza fornire alcuna spiegazione sul perché. Lo avvertono addirittura che non hanno intenzione di commentare la chiusura, aggrappandosi alle loro schifose "regole".
Patreon è un popolare sito di crowdfunding per progetti creativi, fondato a San Francisco (USA) nel 2013 dal musicista Jack Conte e dallo sviluppatore Sam Yam e attualmente utilizzato da molti creatori di diverse discipline per ricevere pagamenti mensili o una tantum dai loro lettori in cambio di contenuti esclusivi.
L'autore considera questa mossa di Patreon un atto di censura e un colpo alla libertà di espressione.
Malaimagen ha pubblicato l'e-mail ricevuta da Patreon sui suoi vari account di social media:
Voglio comunicare che la famosa piattaforma PATREON, di cui ero utente da anni, ha deciso di cancellare il mio account, improvvisamente, arbitrariamente e unilateralmente. La mia prima reazione è stata quella di pensare a un errore, così li ho contattati e mi hanno chiesto alcune informazioni per verificare la mia identità, che ho inviato immediatamente. Infine, dopo una settimana, hanno ratificato la loro decisione di espellermi, in modo inappellabile e senza fornire alcuna spiegazione. La loro risposta è stata quella che allego in questa immagine (originale e traduzione).
Inutile dire che questo mi colpisce molto, visto che avevo decine di abbonati, e non pubblico più su nessun media, ma solo sul mio sito web e sui miei social network. Mi hanno anche chiuso il conto prima che potessi ritirare i contributi che avevo accumulato dal mese precedente, cosa che sto reclamando, perché mi sembra un abuso e una mancanza di rispetto.
Alla luce di ciò, posso solo sospettare che questa censura sia dovuta al mio tipo di contenuti, il che, a mio avviso, è un colpo alla libertà di espressione. Inutile dire che non ho mai postato contenuti razzisti o di odio, o qualsiasi cosa che potesse giustificare la mia sospensione come utente, come possono testimoniare coloro che mi hanno seguito.
Scrivo questo per mettere in guardia altri autori, affinché non accada loro la stessa cosa, e per invitare coloro che mi hanno seguito e sostenuto su quella piattaforma, che se vogliono continuare a farlo e continuare ad accedere ai contenuti che ho offerto lì, possono iscriversi al mio ESPONSOR, una piattaforma simile a Patreon ma fatta in Cile, con cui ho un contatto diretto e che ha espresso il suo pieno sostegno per me in questa situazione ingrata.
Non resta che andare avanti. Grazie a chi sostiene il mio lavoro, ci vediamo in giro!
Cordiali saluti, malaimagen
Fumettista e persona non grata a P4tr30n
PS: potete accedere al mio ESPONSOR cliccando sul link nella mia biografia, oppure su www.esponsor.com/malaimagen.
Una manciata di lettori ha deciso di rivolgersi all'account Instagram di Patreon per lasciare una ricetta e messaggi di sostegno al fumettista.
L'umorismo nei guai, una raccolta di casi
Casi di vignettisti che hanno avuto problemi di una certa importanza a causa delle loro vignette o illustrazioni satiriche. Ci sono anche alcune storie di altre persone che, senza essere vignettisti, sono finite nei guai per averle condivise.