Sondaggi. Vignetta del 01/07/2024 in CTXT
Questa volta i sondaggi avevano ragione.
Il partito di estrema destra National Rally è risultato il più votato al primo turno delle elezioni parlamentari lampo tenutesi ieri in Francia.
Il partito di Marine Le Pen ha ottenuto quasi il 34% dei voti al primo turno. La coalizione di sinistra Nuovo Fronte Popolare (NFP) è al secondo posto, con quasi il 29%, e al terzo posto Ensemble (Insieme), la coalizione del presidente Emmanuel Macron, con una percentuale compresa tra il 20,5 e il 23%.
La prossima data per il secondo turno è il 7 luglio e, tradizionalmente, la gente tende a votare al secondo turno contro i partiti che non vuole al governo, quindi se questi risultati si ripeteranno, gli opinionisti potranno continuare a ripetere il mantra che la colpa di avere fascisti al governo è sempre dovuta a qualcosa che la sinistra ha fatto male e non all'esistenza di un gran numero di fascisti.
A prescindere da quanti giri etimologici si vogliano fare, quella che alcuni hanno ribattezzato la destra populista ha radici fasciste più che radicate.
L'estrema destra è riuscita anche a ottenere qualcosa di abbastanza difficile, e cioè che una parte di coloro che si dichiarano socialdemocratici progressisti assimilino come presunta "autocritica" i postulati dell'estrema destra e i suoi tradizionali proclami razzisti (di bassa intensità in alcune occasioni per adattarsi) che condensano tutto il suo discorso sui problemi dell'immigrazione legati all'insicurezza, mescolati a vari ultranazionalismi pachangueristi, al negazionismo in materia ambientale e al solito pacchetto di spazzatura tipico delle sue origini.